La fisica nella vita di tutti i giorni
Lezione per le terze del prof. Franco Bagnoli della facoltà di Fisica dell'Università degli Studi di Firenze.
Alla ricerca di dove si nasconde la fisica nella vita di tutti i giorni.
Lezione per le terze del prof. Franco Bagnoli della facoltà di Fisica dell'Università degli Studi di Firenze.
Alla ricerca di dove si nasconde la fisica nella vita di tutti i giorni.
Il percorso espositivo del Muse usa la metafora della montagna per raccontare la vita sulla Terra. Abbiamo iniziato la visita dalla terrazza con vista sui monti e con informazioni sulla realizzazione architettonica di Renzo Piano, per poi proseguire con gli ambienti geologici e biologici dell'ambiente alpino. Siamo poi scesi ad approfondire le tematiche delle biodiversità, della sostenibilità, dell'evoluzione, fino a terminare la visita soffermandoci al piano degli allestimenti con curiosità più attinenti ai fenomeni oggetto della fisica.
A Lucca, dal 21 al 24 febbraio, nella suggestiva cornice di San Micheletto e dell'ex-convento medievale delle Clarisse, la fondazione UIBI e Indire organizzano la terza edizione del Festival della didattica digitale, quattro giorni dedicati all'innovazione didattica.
Il mondo è un sistema complesso: spirito critico, risoluzione dei problemi e capacità tecnico-progettuali rappresentano le competenze fondamentali per osservare, comprendere e affrontare le sfide del futuro.
È iniziata il 15 febbraio, e si concluderà il 28 marzo, la quattordicesima edizione delle Masterclasses di fisica delle particelle. Vi partecipano contemporaneamente 52 diverse nazioni con oltre 200 tra i più prestigiosi enti di ricerca e università. A Pisa è organizzata dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e gli studenti del Liceo Classico, dopo essere stati lo scorso anno al CERN, hanno partecipato a lezioni, esercitazioni e misure di grandezze fisiche utilizzando dati di esperimenti forniti da laboratori internazionali. Una giornata particolare, quella del 15 febbraio, in cui gli studenti hanno esaminato eventi con particelle D0 che contengono il quark charm, al fine di studiarne alcune importanti proprietà.
E allora andiamo a cercare di salire le montagne, senza stare fermi in basso, ma spingendoci verso quello che c’è sopra di noi.
Per quanto mi riguarda, le stelle. Amen.
Prorogata fino a domenica 11 febbraio la mostra a Palazzo Blu. In visita il 24 gennaio con le quinte.
"Nel desiderio di evocare un mondo ideale, quasi un universo parallelo fatto di rigore e di limpide linee, l’atteggiamento di Escher assomiglia molto, a quasi mezzo millennio di distanza, a quello di frà Luca Pacioli. Nei suoi celebri trattati di matematica scritti in volgare alle soglie del ‘500, come la «Summa de Aritmetica» o il «De Divina Proportione» Pacioli descrive un mondo perfetto, una utopistica armonia universale basata sulla perfezione della geometria… Il confronto tra le incisioni di Escher e due tarsie lignee del primo Cinquecento esposte in mostra, documenta come al pari di Luca Pacioli e degli artisti rinascimentali anche Escher abbia studiato e illustrato i cinque solidi regolari descritti da Platone nel dialogo del Timeo e composti dall’unione di facce fra loro uguali: tetraedro, esaedro, ottaedro, icosaedro, dodecaedro.
Seguendo il filosofo greco, ciascuna di queste figure geometriche può essere associata agli elementi che compongono il cosmo… Ma, con un guizzo di ironia, nella xilografia «Stelle» del 1948 i solidi geometrici che vorticano nello spazio oscuro del firmamento quasi anticipando una celeberrima sequenza di un capolavoro del cinema di fantascienza diventano ironiche gabbie da cui si affacciano spiritosi e stupefatti camaleonti”. (Dal catalogo della mostra)